sabato 29 ottobre 2016

Lo zafferano nella Saggezza Popolare

Da sempre utilizzato come spezia del svariate ricette, lo Zafferano o meglio il colore Zafferano Profondo, trova spazio in tutto ciò che concerne la cucina popolare.

E' inoltre presente, come citato in precedenti post, nella cultura di molte popolazioni: in primis quella Indiana e di conseguenza tutta la fetta che comprende i Buddisti, gli Induiti e tutte le religioni cominciate in quell'area. 



Riconosciuto come un colore di profonda spiritualità, lo Zafferano Profondo colora gli indumenti dei Monaci Buddisti e viene utilizzato come ornamento per il viso ( cerchio applicato tra la spaziatura degli occhi).




Lo Zafferano, preso come spezia, nelle cultura Indiana e nelle zone limitrofe, viene utilizzato come rimedio contro i disturbi della digestione. Insaporisce tutti i piatti di riso ed è dunque irrinunciabile nella paella e nella bouillabaisse (cultura spagnola).

Tra i detti popolari, ne troviamo uno molto profondo del poeta Kabir:
"A che serve che lo studioso ponderi le parole e concetti,
se il suo cuore non trabocca d'amore?
A che serve che l'asceta indossi abiti del colore Zafferano, se dentro di sè è scialbo?"

Legato al suo uso con il riso, troviamo lo stesso Confucio che dice:
"Se vedi un affamato non dargli del riso: insegnali a coltivarlo."

Infine per l'epoca più recente, troviamo il post di un anonimo che riconducendosi al famoso sito di culinaria "giallozafferano.it", scrive:
"Il mio sogno è hackerare giallozafferano.it e triplicare le dosi di sale in tutte le ricette."
Un gran simpaticone.

Fonti: Aforisticamente,  Google Libri,



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