martedì 27 dicembre 2016

Sintesi finale

Ed eccoci giunti alla fine di questo incredibile percorso.
Mi è stato affidato il color Zafferano Profondo: colore caldo, vivace e molto solare proprio come la mia natura. La cosa curiosa è che poco prima dell'inizio di questo corso, avevo letto e mi ero documentato sulle dottrine del Buddhismo. Chiamatelo destino o caso, ma qualcuno ha voluto affidarmi il colore che per eccellenza lo raffigura.
E sinceramente parlando, non poteva affidarmene uno migliore.

Nel corso di questo progetto ho potuto apprezzare come e quanto i colori siano alla base della nostra quotidianità e di quanto ognuno di noi, non ne faccia quasi caso.

Ho ammirato in quanti e quali modi una "cosa" (in questo caso il colore) possa essere denominata e ho scoperto la funzionalità dei cataloghi calori (nozioni che so per certo mi torneranno molto utili nel prossimo futuro).

Ho potuto apprezzare la storia e i miti legati dietro questo colore, andando a studiare ed approfondire le relazioni con le varie società del passato sino ai tempi odierni.
E' incredibile infatti notare come e quanto le "cose" di una popolazione possano essere messe cosi tanto in relazione grazie ad un fondo cosi comune: le credenze, gli studi scientifici (fisici e chimici e relativi documenti o idee), la musica, la cucina, la moda,  ma anche le bellezze artistiche quali le arti pittoriche e l'architetettura.

Nell'ambito filosofico e umano, un colore può essere assere associato ad un pensiero o un ragionamento, può caratterizzare una persona riuscendo a fondersi con la totalità della sua vita.

Parlando dei tempi odierni, questo corso è servito molto per apprendere quanto un colore possa fare la differenza nell'ambito visivo. Un colore può mandare un messaggio, rendere più chiara un'idea ma sopratutto caratterizza l'elemento, rendendolo unico e inimitabile: lo studio dei colori applicato al mondo della pubblicità, fa proprio questo. L'uso del colore diventa infatti fondamentale anche per caratterizzare una scena cinematografica, un fumetto oppure un semplice articolo di design.

Un'altra cosa che ho imparato da questo corso è stata sicuramente la capacità di organizzazione e di utilizzare strumenti che permettano una rapida comprensione delle cose:
l'uso di un abbecedario e di una cloud di parole, rendono facilmente intuibile il filo del discorso che si vuole attribuire ad un argomento mentre l'utilizzo di un emblema può servire a caratterizzarlo identificandolo tra gli altri.

Ringrazio i lettori per il Vostro tempo dedicatomi, augurandovi il meglio.
Chiudo con una citazione del personaggio che ho scelto per identificare questo colore:

"Siate Luce di Voi stessi." cit. Gautama Buddha

A presto!

mercoledì 21 dicembre 2016

La Cloud

La mia cloud di parole basta sul disegno di una fiamma: simbolo della forza della natura che continene al suo interno delle sfumature di Zafferano Profondo.

L'oggetto che meglio rappresenta il mio
colore oltre la bandiera Indiana è la Kesa,abito dei Monaci Buddhisti sin dai
primi tempi della fondazione dell'omonima religione.

domenica 18 dicembre 2016

Selvaggio

In questo post andremo ad analizzare il Pensiero Selvaggio che si cela dietro al colore.
Facile pensare come ogni essere umano, utilizzi la propria deduzione affidandosi a ciò che percepisce da ciò che vive. Il ragionamento fonda le sue basi su ciò che automaticamente il cervello riesce a coniugare.

Il pensiero selvaggio, è una modalità del pensiero umano che caratterizza la disposizione cognitiva tipica delle popolazioni di tutto il mondo. Fa parte dell’uomo, indipendentemente dalla sua natura.
Lévi-Strauss individua una struttura, strumento grazie al quale riesce ad intuire come le società eleborino le proprie credenze, miti e altri elementi culturali.

In poche parole, l’uomo all’apparire di un nuovo fenomeno inizialmente associa la sua immagine a ciò che più di primitivo o naturale conosce.
Nel mio caso, ad essere onesto, ho associato più e più volte il color Zafferano Profondo all’omonima pianta da cui esso è tratto.
La sua natura dipende da un elemento molto più conosciuto e al quale si fa subito riferimento.

Il mio è stato dunque un pensiero selvaggio, nelle ricerche spesso e volentieri la relazione con l’omonima pianta si ripresentava puntuale e costante.

E’ straordinario vedere come e quanto esso si possa ripercuotere all’interno delle nostre vite.
Claude Lévi Strauss

mercoledì 14 dicembre 2016

Una città piena di opere architettoniche

In questo post andremo a trattare la relazione tra il color Zafferano Profondo e l'architettura.
Tra le varie ricerche, ho scoperto l'esistenza di una cittadina chiamata Ayutthaya, il capoluogo della provincia omonima in Thailandia.

La particolarità di questa cittadina, sono le rovine del centro storico che formano il cosidetto "Parco Storico di Ayutthaya", patrimonio dell'umanità riconosciuto dall'UNESCO.
 

In passato fu una città molto potente, non che capitale del regno dei Khmer (qui è impossibile non citare le più famose scenette comiche di Aldo, Giovanni e Giacomo).
Dal XVI secolo, grazie ad un fiorente mercato, divenne un punto mercantile di straordinaria importanza.

Dato il suo valore, strategico ed economico fu oggetto di molte invasioni e razzie. Per la storia completa, rimando al link.

Ho scelto questa città poichè è ornata da piedi a capo di opere Buddhiste.
Dai post precedenti, si è visto come il color Zafferano Profondo faccia completamente parte della cultura di questa religione.


Informazioni UNESCO:
link

Fonti:
- Wikipedia
- Google Search



venerdì 9 dicembre 2016

Personaggi del Passato

 Avendo parlato della moda legata a questo colore, si è parlato del Buddhismo, della sua cultura ma sopratutto del suo fondatore, il Buddha.

Buddha con Kesa
 

Personaggio storico di importantissimo livello, Gautama Buddha, è l'uomo che secondo il Buddhismo ha raggiunto il massimo grado dell'illuminazione (Bodhi).
La sua figura è pienamente legata a tutto ciò che concerne il Buddhismo.
A lui, si deve il colore delle famose tuniche (di cui si è parlato nel post precedente) che vestono ancora oggi i suoi seguaci.

Perchè questo colore?
- Il colore Zafferano profondo è simbolo di Illuminazione, il massimo stato di percezione umano;
- Il Buddha stesso e i suoi seguaci, lo scelsero come colore bandiera nel 5° secolo A.C;
- Il colore indica la piena rinuncia al mondo esterno e la piena ammissione all'ordine Buddhista;

Approfondimenti:
- Sanskritimagazine;
Quora;
- Wiki;

giovedì 8 dicembre 2016

La Moda

Il vestito che più di tutti viene in mente pensando al color Zafferano Profondo è la Kesa, tipico indumento dei Monaci Buddhisti.
E' una tunica leggera e moltoBuddha si cucì da solo.


E' un simbolo identificativo per tutti i devoti di Gautama Buddha (vedi link sopra).
Vengono create da vestiti di scarto, come ad indicare la profonda umiltà del monaco che la indossa.
E' creata essenzialmente da 3 pezzi rettangolari, cuciti insieme e adattati al corpo in maniera specifica.

Le principali parti del tessuto sono: la Antarsava, la Uttarasangha e il Samghati. Insieme formano la Veste Tripla o la così detta Ticivara.

Esistono vari tipi di Kesa:
- Anda-e
- Uddara-e
umile. Le antiche credenze, dicono che la Kesa sia stata modellata in riferimento ad un vestito che il
- Sonyari-e

Rimando ad ulteriori link per approfondimenti:
- Kasaya (Eng);
- Kesa

mercoledì 7 dicembre 2016

L'Anatomia dello Zafferano Profondo

Eccomi, mi chiamo Profondo, Zafferano Profondo.
Spesso e volentieri vengo associato a mio padre (Color zafferano) e altre volte, per questioni di fama, all'omonima pianta.

Che vita triste penserete voi: costretto ad essere celato nell'ombra di qualcun altro senza aver modo di trovare una propria identità. Beh inizialmente è stato così ma poi è arrivato qualcuno che grazie a me, ha potuto trovare la propria identità.
Mi ha scelto in mezzo a tanti altri colori, in mezzo a tanti altri ideali.
Sto parlando di Gautama Buddha. Se qualcuno di voi non dovesse conoscerlo, beh, informatevi.
I grandi uomini della storia devono essere studiati a fondo, ricordatevelo!

Tornando a noi, mi scelse come colore della sua filosofia (Buddhismo) fin a partire dal 5°secolo A.C.
Mi scelse per ciò che ispiro: illuminazione, percezione e tolleranza.
Grazie a lui, il mondo intero riconduce in me un ideale giusto, di pace e di profonda relazione con la natura.

Sono un colore caldo e solare, dinamico e peperino!
Se ci fate caso, sono sempre con voi: mi trovate con altri elementi della mia famiglia all'interno di un bel tramonto, dentro il fuoco che arde in una gelida notte d'inverno, dentro i fiori e sui frutti della natura.
I miei pigmenti aggiungono un tocco di gioia ed armonia su tutto ciò con cui vengono a contatto.

Ci sarebbero tante cose da dire su di me... Ma come sapete, ispiro tranquillità ed armonia e non noia.
Per cui, ci rivediamo questa sera.
Mirate al tramonto: perchè io sarò li, a salutarvi e sorridervi.